lunedì 1 giugno 2015

E finalmente "UN CIRCO DI PAESE" ha visto la luce...


Dopo mesi di lavoro e grazie alla complicità di tanti e preziosi amici, finalmente "UN CIRCO DI PAESE" ha debuttato, con due repliche sold-out e nella sua veste più sfarzosa: uno spettacolo di circo-teatro musicale in cui le nostre storie in musica prendono vita grazie a performance di acrobatica a terra e aerea, trampoli, clownerie e altre stramberie dallo zoo di animali-umani che ci circonda!

Siamo innamorati di questo album, che racconta vicende che ci toccano molto, in parte figlie delle nostre esperienze di vita, in parte "rubate" alle vite che incontriamo nel nostro peregrinare: storie di drammi post-separazione e d'alcool, problemi occupazionali, cattivo giornalismo, solitudine ma anche generosità, coraggio e amore, tra leoni in gabbia, elefanti rivoluzionari mancati e donne in cerca dell'uomo perfetto.

Come sempre abbiamo cercato di unire la poesia - o almeno il tentativo di avvicinarci ad essa - all'ironia.

In origine questo "circo" avrebbe dovuto essere fatto di voce e pianoforte con qualche "ospitata", ed è diventato col tempo il disco di una piccola orchestra fatta di fiati, violini, percussioni.

Un giusto tempo di maturazione, tanti incontri fortunati e amicizia sono le basi su cui il tendone di "UN CIRCO DI PAESE" si regge!

In questi giorni parecchie copie del disco sono partite alla volta delle cassette postali dei raisers sparsi per l'Italia - con qualche puntata all'estero! - che hanno attivamente contribuito affinché questo sogno si compiesse, e dei primi ascoltatori che ce ne hanno fatto richiesta diretta.

Adesso tocca a te!

Non abbiamo agenzie o promoter alle spalle, quello che facciamo lo facciamo esclusivamente grazie e con voi, il nostro pubblico.

Il passaparola, l'ascolto dei nostri dischi, suggerimenti per nuovi posti in cui fare spettacolo fanno si che il circo non si fermi!

Se vuoi una copia di "UN CIRCO DI PAESE" potrai acquistarla in uno di questi punti vendita, ai nostri spettacoli oppure chiederla direttamente a noi a info@lecanzonidamarciapiede.it!

- DISTRO' - Via Marsala - La Spezia (SP)
-DISCOCLUB65 - Via San Vincenzo 20r -Genova (GE) 
-RECORD RUNNERS - Calata Andalo 9 - Genova (GE)
-AREAMUSICA -Via G.Puccini 72R - Genova (GE)
-JOCKS TEAM MUSIC - Via Pia 82r - Savona (SV)
- PLANET MUSIC - Viale Europa 2b/1 . Imperia (IM)
-AREA99 VINILE - Via E. Gianturco 84, La Spezia (SP)
-QUEEN MUSIC - Via Borgaro 45c, Torino (TO)
-LA PIANOLA - Via Cesare Battisti 66 - Sondrio
-MUSICA DI TAVASCI FERRUCCIO - Via Dolzino 14 - Chiavenna (SO)
-DISCOSHOP - Via Carlo Porta 11/13 - Lecco
-TROPPO BUIO - C.so Cavour 14/A Cesena (FC)
-DANEX RECORD - Via degli Artisti 8c – Firenze


GRAZIE!




giovedì 12 marzo 2015

Brividi, tendoni e violini

12 marzo: siamo all'alba della quindicesima seduta di registrazione; oggi prevediamo di finire le parti strumentali, con la batteria di Valter Bono e i sax di Valentina Renesto; dopodichè sarà la volta di alcune riprese vocali e dei missaggi che decreteranno la chiusura di "Un circo di paese".

La voce di Valentina, recentemente messa a dura prova da una noiosissima bronchite, sta tornando in forma e la nostra "cantattrice" non vede l'ora di cantare sui pezzi, ormai completi.

Abbiamo iniziato ad ottobre scorso a lavorare al disco e ripensando a quanto questo "circo" sia nel frattempo cresciuto, dai primi take voce e pianoforte alle "ospitate" divenute col tempo presenze sempre più importanti - direi anzi necessarie -, la sensazione è di essere andati esattamente dove le canzoni hanno voluto portarci: non una forzatura, non una soluzione d'arrangiamento dettata da moda, trend radiofonico o altro.

Non abbiamo fatto altro che assecondare le canzoni.

E' quasi certo che non passeremo su Radio Deejay, così come su un'altra sfilza di network, ma la cosa non ci è mai interessata poi molto. Preferiamo fare musica buona che marchette.

Intanto, però, questo cd, di cui abbiamo decine di copie "work in progress" preparate via via che il lavoro prosegue, lo ascoltiamo con piacere e non solo con orecchio tecnico, ma con il piacere dell'ascoltatore. Lo prendiamo come un buon segno.

In queste settimane siamo virtualmente abbastanza assenti e non potrebbe essere diversamente: il lunedi mattina la sensazione è di essere già in ritardo rispetto alla tabella di marcia fatta di prove teatrali dello spettacolo, prove musicali, telefonate e email alle varie persone coinvolte nel "circo", bozze del libretto da preparare, testi da revisionare e tanto altro.



Ah, dimenticavo: nel frattempo siamo anche riusciti, con la nostra splendida troupe, a mettere in scena un'anteprima dello spettacolo di circo-teatro musicale che accompagnerà l'uscita del disco sotto un vero tendone da circo; grazie all'ospitalità di Nicola e Cecilia di Spazio Bizzarro, in quel di Casatenovo (LC), uno chapiteau - e un selezionato pubblico di operatori teatrali - ha raccolto i primi vagiti di "Un circo di paese" nella sua veste più ricca.

Di questa straordinaria quanto faticosa esperienza esiste un filmato, curato dai mai abbastanza ringraziati Saul Carassale e Sara Bonatti, del quale ci auguriamo presto di poter condividere qualche estratto.

Chissà che, in futuro, non se ne faccia un dvd...

Ma veniamo alla penultima giornata di registrazione, la sessione numero 14, cui non ho potuto dedicare l'adeguato spazio proprio per mancanza di tempo. In poche parole è stata tanto breve (rispetto alle altre) quanto emozionante.

In studio è tornata a farci visita Erica Mazzacua che ci ha regalato delle magnifiche parti di violino su "Oblivio". Come fatto in precedenza con i pezzi arricchiti dagli archi, abbiamo risuonato tutta la canzone insieme per intero; fortuna ha voluto che con un solo take siamo arrivati in fondo; il riascolto del pezzo, vuoi per il tema - si parla di Alzheimer - vuoi per lo stato di particolare ispirazione in cui l'abbiamo suonato, ha regalato qualche brivido.

Anche questo lo prendiamo come un buon segno.

Belmo

venerdì 20 febbraio 2015

Diario da "UN CIRCO DI PAESE" - Sessione 13: finalmente, la luce in fondo al tunnel!

Parlare di fine dei lavori sarebbe eccessivo, anche perché mancano ancora un pò di particine qua e la, qualche linea vocale da ricantare e soprattutto i missaggi finali dei brani, però con la super-produttiva sessione in studio di oggi abbiamo completato buona parte delle canzoni del disco!

La stanchezza, dopo più di sei ore di registrazione e ascolti, è tanta, quindi le parole saranno poche, ma tutte di ringraziamento per Valentina Renesto, Valter Bono e Luca Silvestri che anche oggi hanno messo al servizio di "UN CIRCO DI PAESE", prima ancora di sax, batteria e basso, la loro amicizia e un'enorme professionalità.

E' una grande fortuna avere amici - colleghi suona tanto asettico - che sentono "loro" questo disco: non sono passati a fare "il turno in studio" con le parti alla mano, un paio di riprese e via, ma se ne sono da subito interessati attivamente proponendo prove, suggerendo soluzioni di arrangiamento, dando a me e Valentina un enorme stimolo oltre che la soddisfazione di percepire di aver scritto qualcosa che, indipendentemente da quel che succederà dopo la pubblicazione, suscita emozioni e sentimento di partecipazione.

Il "brucaliffo" Armando, che vigila su tutto ciò che accade al Cellar con il suo orecchio assoluto sta facendo dei suoni ottimi e dispensando consigli che si rivelano sempre utili.

Insomma, sarò ripetitivo, ma si respira grande entusiasmo intorno a questo strano disco!

Le atmosfere di "UN CIRCO DI PAESE" saranno una sorpresa per chi ci ha conosciuti nella veste minimale di "Al pranzo di nozze"...

venerdì 13 febbraio 2015

Diario da "UN CIRCO DI PAESE" - Sessione 12: raffreddore, archi e tante prove, tra entusiasmo ed effetto "frullatore"!

Da almeno due/tre settimane siamo letteralmente inghiottiti dal temibile vortice spazio-temporale dei lavori per la chiusura del disco, contemporanei a quelli per l'allestimento del relativo spettacolo.

Col passare del tempo, con grande entusiasmo nostro e degli amici che ci stanno aiutando in questa avventura, in studio e in pista, entrambe le forme di "UN CIRCO DI PAESE" si sono ingigantite a vista d'occhio e necessitando entrambe di tanta attenzione e cure genitoriali, ci lasciano veramente poco respiro.

Le giornate tipo sono scandite da ascolti dei raugh mix, perfezionamento degli interventi dei musicisti ospiti, telefonate per concordare le prossime sessioni di registrazione, contatti, contratti e conti per stampa, grafica e packaging, unite alle prove teatrali, alla scelta e realizzazione dei costumi...

Insomma, c'è di che divertirsi!

La cosa buona è che, almeno per quanto riguarda le registrazioni, iniziamo a vedere la luce alla fine del tunnel, probabilmente con ancora un paio di sessioni dovremmo aver terminato, per poter poi passare al livello successivo: missaggio e mastering.

Oggi siamo entrati in studio nel primissimo pomeriggio per registrare le parti di archi su "Nove metri", "Un leone", "Mai una cosa sola" e "Oblivio".

Abbiamo affidato la scrittura delle parti di "Nove metri", "Un leone" e "Oblivio" alla bravissima Erica Mazzacua, ottima violinista che abbiamo il piacere di conoscere grazie alla nostra piccola Alice, di cui è insegnante.

Quelle di "Mai una cosa sola", invece, sono mie. Così saprete a chi dare la colpa.

Con lei hanno suonato la viola Ignazio Alayza e il violoncello Gabriele Ferdeghini.

I tre, arrivati puntuali e precisi, hanno trovato ad accogliergli una sgangherata squadra composta da:

- 1 pianista che alle partiture preferisce memoria e qualche sigla di accordo scritta
- 1 cantantessa un poco alterata per via degli strascichi lunghi di raffreddore e bronchite che non le permettono di cantare altro se non qualche voce guida
- 1 fonico in piena crisi alimentare che ha passato la prima mezz'ora - nel mentre che sistemava microfoni, cavi e cuffie - a fare l'elenco delle migliori trattorie della provincia.

Una sorta di "scontro" di civiltà, diciamo.

Nonostante la premessa, grazie alla grande capacità di Erica di tradurre in scrittura i miei gesti, all'abilità dei tre e al santo protettore dei musicisti - che, non so voi, ma io identifico in John Lennon - la magia si è compiuta anche questa volta e abbiamo portato a casa tre dei quattro pezzi previsti.

"Oblivio", per il quale abbiamo pensato una parte di solo violino, verrà registrato tra qualche giorno.

Il colore dei pezzi è cambiato completamente, e l'effetto che fa ascoltarli in questa nuova veste è strano; è un pò come fossero canzoni nuove, cui abituarsi.

Siamo molto contenti del risultato, ma talmente stanchi da rimandare il consueto ascolto iper-critico post-registrazione a domani, con orecchie e resto del corpo riposati.

venerdì 23 gennaio 2015

Diario da "UN CIRCO DI PAESE" - Sessione 11: Wow!

Wow!

Non c'è parola che sintetizzi meglio la sensazione rimasta addosso dopo questa sessione di registrazione in studio.

Oggi toccava alle ritmiche, affidate alle sapienti mani di Valter Bono e allo U-Bass (Ukulele bass) di Luca Silvestri.

Sapevamo già dall'inizio di essere in buone mani, visto che entrambi sono, oltre che ottimi amici, grandi professionisti, ma che nelle poche ore a disposizione riuscissero a suonare come hanno suonato ha superato ogni più rosea aspettativa.

La scaletta prevedeva principalmente l'inserimento di percussioni di tipo bandistico su "un pagliaccio" e nell'intro strumentale "E' arrivato il circo", basso e percussioni (e altre cosine a sorpresa) su "All'italiana", interventi di washboard e nacchere su "Zampettare in diagonale" e "Voglio un uomo".

Tempo 3 ore e pochi ascolti di prova e il buon Valter - che ha dovuto registrare a più riprese ogni singolo strumento, visto l'approccio "bandistico" alle canzoni - ha infilato una serie di disegni ritmici perfetti, che hanno fatto decollare i pezzi. In particolare,

"Un pagliaccio" e "All'italiana" hanno preso un colore che ci piace molto!

Eccolo fotografato assieme ad una parte degli strumenti che ha inserito nel nostro circo!


Da par suo il buon Silvestri ha registrato un take buono alla prima su "All'italiana", che ora inizia a girare veramente bene.

Di lui parlo poco perchè oggi si è trattato solo di un assaggio: nelle prossime sessioni, dopo la registrazione degli archi, finalizzerà le linee di basso su un buon numero di pezzi.

Grande soddisfazione al ritorno a casa; questo "circo" prende la forma sperata...

venerdì 16 gennaio 2015

Diario da "UN CIRCO DI PAESE" - 9 gennaio 2015 - Sessione 10: entri il basso tuba

Archiviate definitivamente le feste e iniziato l'anno con la chiusura positiva del crowdfunding per l'album, fatto che ci riempie di gioia e soddisfazione, oltre che motivarci molto, eccoci di nuovo in studio per la seconda parte del lavoro su "UN CIRCO DI PAESE".

E' il momento degli ospiti - e di altre cosette interessanti -.

Oggi l'amico Paolo Zuccotti, membro della spezzina Original Sprugolean Jazz Band, è venuto a trovarci con il suo basso-tuba, che abbiamo inserito in "Un pagliaccio".



Qualche prova, visto che salvo uno straccetto di appunto sulla parte da eseguire, non ci eravamo accordati su nulla, e via con l'incisione.

Dai monitor escono i suoni "da circo" che abbiamo idealizzato, siamo molto soddisfatti del risultato!

Valentina oggi riposa la voce, quindi mi siedo al piano per incidere due inserti strumentali entrati in scaletta giusto qualche giorno fa.

Nella prossima puntata: ritmiche, bassi, ancora fiati, violini; da fare ne abbiamo ancora, ma iniziamo a vedere la luce puntata a centro pista!


Il Belmo






martedì 6 gennaio 2015

Diario da "UN CIRCO DI PAESE": Largo alle donne!



Il momento dell'arrangiamento delle canzoni - ossia la scrittura delle parti per i diversi strumenti coinvolti, la scelta di scansioni ritmiche e soluzioni armoniche da adottare - è tanto affascinante quanto delicato: ascoltiamo per la prima volta i pezzi, la cui ossatura è voce e pianoforte, con nuovi e insoliti colori addosso, ben consci che una scelta di arrangiamento "sbagliata" può rovinare la riuscita di una composizione, così come quella azzeccata può esaltarla.

Ci si muove in un campo minato, per questo i consigli e le note degli ottimi musicisti che stanno collaborando al disco sono fondamentali per trovare la "quadra" tra il piano dell'idea e quello della realtà.

Con Valentina Renesto, preparatissima sassofonista classica, stiamo scrivendo gli interventi dei fiati su alcuni pezzi, ma ci stiamo anche confrontando sui colori dell'intero disco.

Un ascolto esterno al nostro, che è viziato da un numero enorme di esecuzioni dei brani, dall'abitudine alla loro attuale forma, è indispensabile per non cadere in scelte stilistiche ripetitive o troppo banali o, ancor peggio, troppo barocche e kitsch.

Vestire una canzone richiede fondamentalmente una cosa: misura.

La nostra Valentina, la cantattrice per intenderci, è fondamentale in questa fase: se già durante la genesi dei pezzi non si limita a scriverne le parti vocali ma ne traccia con un ottimo occhio la forma finale, in questa fase del lavoro ha idee chiarissime su quali strumenti dovranno suonare dove, e anche sul cosa.

Generalmente sono contrastanti con le mie, ma le prove sul campo le danno inequivocabilmente ragione.

Quanto a gusto, devo ammettere che le signore sono imbattibili!

Per dire, momenti che io avrei farcito di violini da commedia sexy di serie B anni '70 - questa la definizione ufficiale attribuita dal duo di Valentina - saranno valorizzati da brevi interventi di fiati, per un risultato molto meno "pomposo", più intimo e delicato.

I violini, certamente,  ci saranno e saranno scritti e suonati dalla bravissima Erica Mazzacua.

"UN CIRCO DI PAESE" ha un'importante quota rosa, fatta di donne capaci e affascinanti.

Mica male, no?

"Il Belmo"