12 marzo: siamo all'alba della quindicesima seduta di registrazione; oggi prevediamo di finire le parti strumentali, con la batteria di Valter Bono e i sax di Valentina Renesto; dopodichè sarà la volta di alcune riprese vocali e dei missaggi che decreteranno la chiusura di "Un circo di paese".
La voce di Valentina, recentemente messa a dura prova da una noiosissima bronchite, sta tornando in forma e la nostra "cantattrice" non vede l'ora di cantare sui pezzi, ormai completi.
Abbiamo iniziato ad ottobre scorso a lavorare al disco e ripensando a quanto questo "circo" sia nel frattempo cresciuto, dai primi take voce e pianoforte alle "ospitate" divenute col tempo presenze sempre più importanti - direi anzi necessarie -, la sensazione è di essere andati esattamente dove le canzoni hanno voluto portarci: non una forzatura, non una soluzione d'arrangiamento dettata da moda, trend radiofonico o altro.
Non abbiamo fatto altro che assecondare le canzoni.
E' quasi certo che non passeremo su Radio Deejay, così come su un'altra sfilza di network, ma la cosa non ci è mai interessata poi molto. Preferiamo fare musica buona che marchette.
Intanto, però, questo cd, di cui abbiamo decine di copie "work in progress" preparate via via che il lavoro prosegue, lo ascoltiamo con piacere e non solo con orecchio tecnico, ma con il piacere dell'ascoltatore. Lo prendiamo come un buon segno.
In queste settimane siamo virtualmente abbastanza assenti e non potrebbe essere diversamente: il lunedi mattina la sensazione è di essere già in ritardo rispetto alla tabella di marcia fatta di prove teatrali dello spettacolo, prove musicali, telefonate e email alle varie persone coinvolte nel "circo", bozze del libretto da preparare, testi da revisionare e tanto altro.
Ah, dimenticavo: nel frattempo siamo anche riusciti, con la nostra splendida troupe, a mettere in scena un'anteprima dello spettacolo di circo-teatro musicale che accompagnerà l'uscita del disco sotto un vero tendone da circo; grazie all'ospitalità di Nicola e Cecilia di Spazio Bizzarro, in quel di Casatenovo (LC), uno chapiteau - e un selezionato pubblico di operatori teatrali - ha raccolto i primi vagiti di "Un circo di paese" nella sua veste più ricca.
Di questa straordinaria quanto faticosa esperienza esiste un filmato, curato dai mai abbastanza ringraziati Saul Carassale e Sara Bonatti, del quale ci auguriamo presto di poter condividere qualche estratto.
Chissà che, in futuro, non se ne faccia un dvd...
Ma veniamo alla penultima giornata di registrazione, la sessione numero 14, cui non ho potuto dedicare l'adeguato spazio proprio per mancanza di tempo. In poche parole è stata tanto breve (rispetto alle altre) quanto emozionante.
In studio è tornata a farci visita Erica Mazzacua che ci ha regalato delle magnifiche parti di violino su "Oblivio". Come fatto in precedenza con i pezzi arricchiti dagli archi, abbiamo risuonato tutta la canzone insieme per intero; fortuna ha voluto che con un solo take siamo arrivati in fondo; il riascolto del pezzo, vuoi per il tema - si parla di Alzheimer - vuoi per lo stato di particolare ispirazione in cui l'abbiamo suonato, ha regalato qualche brivido.
Anche questo lo prendiamo come un buon segno.
Belmo
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